Decalogo della personalità di Destra

22.06.2020

Di Nicolò Corradini

1. Essere di Destra significa avvertire l'armonia tra il desiderio di affermazione individuale e l'ordine naturale che ci circonda. Tenere sempre vigile e presente il criterio classico dell'homo mensura e conformarsi ad esso.

2. Essere di Destra significa compostezza, sobrietà, il tono di voce fermo e pacato di chi rifugge il turpiloquio. Imperativo categorico kantiano di affermare argomentando, senza porsi con aggressività ma nell'atteggiamento del maratoneta: con costanza, lealtà e caparbietà.

3. Essere di Destra significa vivere con trepidante pazienza: avvertire lo scorrere inesorabile del tempo, dacché "la vita fugge et non si ferma una hora... et le cose presenti et le passate mi dànno guerra, et le future anchora" (RVF, 272) e conviene seguire il vecchio Seneca: vindica te tibi, renditi veramente padrone di te.


4. Essere di Destra comporta il dovere di onorare il passato comprendendolo, storicizzandolo, senza avere la presunzione di moralizzarlo secondo le mode correnti. Al contempo, consci e degni delle proprie eredità, lanciare il guanto di sfida al futuro scorgendovi più le opportunità che i rischi.

5. Essere di Destra significa senso di appartenenza ad una Patria, ad un lascito storico, valoriale e sentimentale. Onorare i simboli, le tradizioni, i colori, le differenze da preservare ed esaltare.

6. Essere di Destra significa senso critico e consapevole subordinazione all'autorità. Mai cieca, bisognosa di costanti conferme nei fatti e nello stile, la fedeltà all'autorità autorevole è, nella visione dell'uomo di Destra, la base per poter perseguire i propri obiettivi, volgendo lo sguardo fiducioso verso "il tuo domani, da costruire con le tue mani" (Lettera ad un ragazzo della classe '80).

7. Essere di Destra, come scriveva Junger nel suo Trattato del ribelle, vuol dire rifuggire la massa come orda omologata, massificante; disprezzare il mero culto del numero, anteporre la qualità alla quantità, rimanendo tuttavia avidi di vita, di sapere, di esperienze.

8. Essere di Destra si traduce negli hegeliani streben auf ("tendere verso") e aufhebung (superamento e riconoscimento dell'altro da sé) in ogni campo della vita, nei rapporti personali come nella realizzazione personale, che sia culturale, professionale o economica. Parca avidità, autosuperamento e costante riflessione su di sé.

9. Essere di Destra significa il coraggio delle proprie scelte, la responsabilità verso le conseguenze di dette scelte e il rifiuto sdegnoso del vittimismo. Bisogna non sapere cosa sia l'invidia perché certi ed orgogliosi di ciò che si è, a prescindere dagli altri.

10. Essere di Destra è un costante rapporto col Divino, una concezione antropocentrica dell'Universo, riconoscendo all'Uomo la prerogativa, rispetto a tutti gli altri animali, di un pensiero trascendente. La mistica, la filosofia, la stessa tecnica fanno sì che l'Uomo "domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, su tutto il bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra" (Gn, 1, 26). Ciò di cui l'Uomo è stato capace nella storia è la prova dell'origine e del fine divino dell'essere umano.

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