Il Bello esiste ma cerchiamo qualcosa di più

11.08.2020

Di Alessandro Cantoni 

Esiste il Bello come categoria oggettivamente universale? Inoltre, il gusto estetico è razionale?

Quando parliamo di categorie logiche, indichiamo quelle proprietà o accidenti della sostanza (il soggetto) riconosciute universalmente dalla ragione nella loro validità assiomatica.

Ora, resta da comprendere se anche il Bello possa essere colto attraverso facoltà razionali e se venga riconosciuto universalmente dalla ragione.

L'idea di Bello richiama inoltre quella di gusto, quindi qualcosa che, in sé e per sé, non coincide stricto sensu con l'intelletto. Resta perciò da intendere si si tratti di un gusto razionale e, in seconda analisi, se sia universalmente valido.

Certamente è in parte razionale, laddove il senso estetico si ricolleghi al concetto logico-matematico di proporzione e di simmetria.

Tuttavia, questo Bello riconosciuto dalla ragione, quindi categorico, oggettivo, non viene sempre convalidato dal soggetto giudicante. Esso può addirittura destare un sentimento contrario rispetto a chi lo contempla.

Non è un caso, ad esempio, che gli stili classico, rinascimentale e neoclassico risveglino talvolta un moto di repulsione o di distacco. Ciò avviene, in particolar modo, al genio artistico del Romanticismo, eccitato da quell'intruglio di pulsioni contrastanti, tra il grottesco ed il sublime.

Scientificamente, il Bello universale sembra ridursi alla sfera del calcolo. Universalmente bella è solamente un'architettura armonica o un dipinto ben proporzionato, ma anche, ad esempio, una formula fisica o un'espressione algebrica. Certamente questa versione della bellezza presenta un certo fascino ed induce a riflettere sul rapporto tra Bello (kàlos) e Vero.

In questo senso, molto ci è stato insegnato e tramandato dal pensiero greco, specie in età classica: Bello è ἀλήθεια - verità in senso logico, ontologico - e ciò che è giusto. La bellezza risulta parimenti governata dalle leggi e dal logos.

Dicevo poc'anzi, tuttavia, che il Bello non si intende solo con la pura ragione o l'intelletto, ma si sente. Oltre alla bellezza dobbiamo distinguere, quindi, il sentimento del Bello.

Le sfere della razionalità e dell'irrazionalità si intersecano e, in certi casi, prevale la seconda.

Dunque sì, il Bello è una categoria oggettivamente universale (kàlos-aletheia), ma non viene necessariamente riconosciuto universalmente dai soggetti giudicanti.

Escludendo il Bello razionale, con il sentimento della bellezza ricadiamo al di fuori del concetto di categoria.

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